EDIZIONE 2: Salute e migranti: bisogni, integrazione dei servizi e territorio
25-26-27 febbraio 2021, ONLINE (su piattaforma Zoom)
SCARICA QUI >> Il programma Aggiornato (pdf)
La seconda edizione della Scuola Itinerante su migrazioni e spazi urbani in Italia sarà focalizzata sulle azioni/iniziative rivolte ai migranti nel campo della salute, osservate in relazione ai caratteri specifici dei territori e alla più ampia articolazione dei servizi sociali.
Una sfida cruciale per l’Europa è la fornitura di servizi sanitari accessibili, equi e di buona qualità per tutti. Molti studi sul tema dell’assistenza sanitaria per i migranti si sono concentrati sull’accesso e sull’uso dei servizi. Solo alcuni evidenziano problemi legati alla qualità delle cure per i migranti, quando questi diventano ‘pazienti’ dei servizi sanitari. Dalla prospettiva dei professionisti della sanità, l’obiettivo è offrire loro la migliore cura sanitaria possibile. Tuttavia, questa prospettiva è parziale. Ciò che manca è soprattutto la conoscenza dell’esperienza dei migranti, di cosa essi considerino ‘cattiva’ o ‘buona’ pratica di cura, con la conseguenza che il focus dell’attenzione si concentra sulla organizzazione e razionalizzazione dei servizi, in una prospettiva burocratica che ignora le persone e le specificità dei loro bisogni, domande, esigenze.
La strutturale mancanza di dialogo, raccordo e coordinamento tra i settori di policy responsabili dell’offerta di servizi essenziali e la scarsa considerazione delle caratteristiche dei luoghi nella previsione dei servizi, producono inoltre effetti negativi sui processi di inclusione e sulla qualità del welfare pubblico e del privato sociale. Inoltre, occorre comprendere come superare la logica emergenziale e settoriale ancora dominante, che ha un impatto negativo sulla qualità dei servizi offerti e sulla possibilità di rispondere concretamente ai bisogni sempre mutevoli dei migranti.
Dai workshop partecipativi realizzati nel corso del progetto è emersa l’esistenza, da un lato, di un profondo gap conoscitivo e interpretativo delle norme, dall’altro, di rilevanti limiti nella interlocuzione con le ASL territoriali. Ad esempio, si chiede l’iscrizione anagrafica ai senza dimora, si ignorano i diritti dei richiedenti protezione internazionale, si incontrano difficoltà persino nel riconoscere il Codice Straniero Temporaneamente Presente: sulla sola presenza dichiarata le persone avrebbero diritto a tale codice per cure urgenti, essenziali e continuative, ma spesso non si comprende o si nega il contenuto normativo di questo diritto. Dai workshop partecipativi è emerso anche che si richiede ai migranti di esibire il passaporto, sebbene le norme non lo prevedano, o che, nonostante la medicina territoriale sia preposta per legge a garantire il diritto alla salute, si indirizzano i migranti al Policlinico del capoluogo anche per la fruizione di servizi che non richiedono cure specialistiche.
Un nodo problematico è che, abitualmente, si tende a risolvere i singoli casi, ledendo così il diritto fondamentale alla salute e non rimuovendo i problemi burocratici che continuamente occorre fronteggiare semplicemente per godere di diritti essenziali.
Dal quadro sopra accennato sono emerse le tematiche che – con un approccio interdisciplinare e partecipativo – saranno affrontate nella scuola, alternando relazioni di esperti su questioni di interesse generale ed esperienze sul campo, a sessioni di lavoro di gruppo che coinvolgerà attivamente gli iscritti a partire da alcune domande chiave:
- Come declinare il tema della salute con un approccio globale connettendo il piano delle esistenze delle persone con il loro stato di salute? Come far emergere i bisogni? Il cittadino straniero, così come concepito nell’immaginario collettivo, è davvero sempre lo stesso?
- Come rimettere al centro le persone, con i loro diritti e bisogni, per superare la frammentazione delle diverse iniziative nel campo della salute? Come riannodare i fili spezzati fra servizi sanitari e sistema del welfare in senso più ampio, quale che sia la sua forma di gestione?
- Come mettere in gioco la dimensione spaziale per migliorare l’efficacia della prestazione di servizi rivolti ai migranti? Cosa possono insegnarci le esperienze di tutela della salute dei migranti sviluppate in contesti socio-spaziali di disagio e precarietà estremi?
- Come costruire strategie per mettere in rete, coordinare ed armonizzare interventi e servizi apprendendo da pratiche che in tal senso siano risultate efficaci?
Il lavoro di gruppo che si svolgerà nella prima e nella terza giornata (vedi programma) sarà incentrato sul “Modello di presa in carico psico-socio-sanitaria del migrante” di recente proposto da A.Re.S.S.-PUGLIA e non ancora sperimentato. Il Modello sarà ‘messo alla prova’ sulla base delle conoscenze e competenze di chi opera sul campo, individuandone i punti di forza e di debolezza, nonché le difficoltà che possono incontrarsi nella sua adozione in concreti contesti d’azione, con l’obiettivo di giungere alla definizione di indicazioni che possano migliorarne l’efficacia.
Più in particolare, il primo giorno i promotori del Modello illustreranno le proprie proposte di miglioramento dell’attuale percorso di accoglienza e di integrazione dei migranti a partire dall’analisi delle sue criticità. Sulla base delle esperienze dei partecipanti sul tema, condivise nei lavori di gruppo, verranno quindi definite le tematiche su cui focalizzare l’attività di co-progettazione del terzo giorno.
Nei lavori di gruppo dell’ultimo giorno gli operatori del settore potranno, infine, fornire suggerimenti e indicazioni concrete per il miglioramento del modello di presa in carico psico-socio-sanitaria dei migranti e per una sua più efficace applicazione nei contesti locali di riferimento.
PROGRAMMA
GIORNO 1: Giovedì 25 febbraio 2021 (9.00-13.00)
CONDIVIDERE ESPERIENZE E RIFLETTERE SULLE SFIDE
9:00-9:10 > Accoglienza dei partecipanti e apertura dei lavori
9:10-9:30 > Introduzione, Giovanna Marconi (Università Iuav di Venezia)
9:30-9.45 > La questione dei servizi per la salute nel sistema di servizi della Città Metropolitana di Bari (CMB), Angela Barbanente (Politecnico di Bari)
9:45-10:00 > I principali risultati dei tre workshop partecipativi realizzati nella CMB, Nicola Schingaro (Politecnico di Bari)
10:00-10:30 > Dallo sbarco al percorso di accoglienza e integrazione: buone prassi, criticità e proposte innovative, Ettore Attolini, Giuseppe Memola e Marilù Napolitano (A.Re.S.S.-PUGLIA)
10:30-10:45 >il forum virtuale di scambio tra pari: uno strumento per continuare il dialogo tra i partecipanti, Giovanna Marconi (Università Iuav di Venezia)
10:45-12:30 > Scambio di esperienze in gruppi (*)
12:30-13:00 > Restituzione dei lavori di gruppo e discussione in plenaria
* Coordinano i lavori: Valeria Monno, Laura Grassini e Nicola Schingaro (Politecnico di Bari)
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GIORNO 2: Venerdì 26 febbraio 2021 (9.30-17.00)
BISOGNI, TERRITORIO E INTEGRAZIONE FRA TEORIA E PRATICA
9:30-9:40 > Accoglienza dei nuovi partecipanti e apertura dei lavori della giornata
9:40-10:00 > Presentazione del progetto CapaCityMetro-ITALIA e della Scuola Itinerante, Giovanna Marconi (Università Iuav di Venezia)
10:00-12:00 > QUESTIONI IRRISOLTE E CRITICITÀ
10.00-10.20 > Introduzione, Valeria Monno (Politecnico di Bari)
10.20-10.40 > Il dibattito socio-antropologico sulla salute delle e dei migranti, Francesca Alice Vianello (Università di Padova)
10.40-11.00 > Dibattito, Q&A
11:00-11:20 > Break
10.40-11.00 > Lo sfruttamento nel contesto agricolo e l’impatto sulla salute dei lavoratori e delle famiglie, Marco Omizzolo (Eurispes)
11:40-12:00 > Dibattito, Q&A
12:00-14:00 > Pausa pranzo
14:00-17:00 > LE PRATICHE NEI TERRITORI**
14:00-14:30 > L’esperienza dell’Associazione Tempi moderni, Marco Guadagnino (Associazione Tempi moderni)
14:30-15:00 > Dibattito, Q&A
14:30-15:00 > Salute globale e insediamenti informali. Interventi di salute di prossimità, Alessandro Verona (INTERSOS)
15:00-15:30 > Dibattito, Q&A
15:30-16:00 > Fare rete per promuovere la salute dei migranti, Mirela Rau e Marilena Bertini (Gruppi Immigrazione e Salute, Piemonte)
16:00-16:30 > Dibattito, Q&A
16:30-17:00 > Chiusura dei lavori
** Per ognuna delle 3 esperienze è prevista: una presentazione da parte dei protagonisti (20’); domande mirate da parte degli organizzatori (10’); spazio per dibattito e domande dei partecipanti (30′)
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GIORNO 3: Sabato 27 febbraio (9.30-13.00)
(CO) PROGETTARE SOLUZIONI
9:30-9:40 > Apertura dei lavori e sintesi delle giornate precedenti, Laura Grassini (Politecnico di Bari)
9:40-10:00 > Introduzione alla mappatura e accompagnamento all’utilizzo di “M-App Migranti App”, Nicola Schingaro (Politecnico di Bari)
10:00-11:30 > Co-progettare insieme: Verso la costruzione di linee-guida per la realizzazione di servizi sanitari integrati – Lavoro di gruppo sul “Modello di presa in carico psico-socio-sanitaria del migrante” proposto da A.Re.S.S.-PUGLIA (***)
11:30-13:05 > Restituzione in plenaria e discussione generale
12:55-13:05 > Chiusura dei lavori
(***) Coordinano il lavoro dei gruppi: Giuseppe Memola e Marilù Napolitano (A.Re.S.S.-PUGLIA), Angela Barbanente, Valeria Monno, Laura Grassini e Nicola Schingaro (Politecnico di Bari)
COME ISCRIVERSI
L’iscrizione alle tre giornate sarà possibile fino alle ore 12,00 di lunedì 22 febbraio 2021, COMPILANDO QUESTO FORM
Il modulo di formazione è aperto ad un massimo di 25 persone.
La conferma dell’avvenuta iscrizione sarà notificata via e-mail.