il nostro dissenso al decreto sicurezza
La Cattedra Unesco SSIIM esprime il totale dissenso e la propria preoccupazione sul cosiddetto decreto legge su Immigrazione e Sicurezza, approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri.
L’UNESCO, cui l’Italia aderisce da sessant’anni, è stata istituita alla fine della guerra per promuovere il rispetto universale per la giustizia, per lo stato di diritto e per i diritti umani e le libertà fondamentali, e le Cattedre sono chiamate a svolgere la propria attività all’interno di questo preciso solco.
Viceversa, Il #decretosicurezza:
- prevede la revoca della cittadinanza a chi dovesse essere ritenuto colpevole – anche solo in primo grado di giudizio – creando cittadini di classe A e di classe B;
- stravolge il diritto d’asilo in Italia, abrogando di fatto il riconoscimento umanitario;
- smantella lo SPRAR, il sistema pubblico di accoglienza, considerato in Italia e in altri Paesi EU come un modello che favorisce l’inclusione di richiedenti asilo e rifugiati;
- allungando il tempo di permanenza ammesso, rende i Centri di permanenza per i rimpatri (CPR) sempre più simili a dei centri di detenzione.
Queste decisioni avranno prevedibilmente pesanti conseguenze, tra cui l’aumento dei contenziosi giudiziari, l’incremento del numero di immigrati irregolari e l’estensione della rete dei centri di accoglienza straordinaria e di grandi dimensioni (sistema di cui più volte sono stati denunciati abusi e violazioni).
È quindi dovere della Cattedra SSIIM esprimere la propria opposizione all’evidente violazione che il Decreto contiene di valori fondativi non solo dell’UNESCO ma della nostra cultura, che non possono essere calpestati in questo modo.
link attinenti:
visualizza qui la lettera del Responsabile della Cattedra SSIIM, Prof. Marcello Balbo, pubblicata sul Corriere del Veneto del 27/09/2018, p.5 ed Padova