Seminario: LA CITTÀ DI CHI? FARE CITTÀ INTERCULTURALE
Mercoledì 6 Dicembre 2017, h. 10>17
Cà Tron, Santa Croce 1957, Venezia
Il seminario intende presentare esperienze innovative che promuovono interazione e intercultura partendo dagli spazi della città, dove le diversità (etniche, linguistiche, culturali, religiose) sono sempre più visibili ed evidenti ma anche spesso percepite e trattate come un problema di ordine pubblico e sicurezza. Spazi che diventano luoghi di incontro, usati per di-mostrare che la convivenza va oltre la tolleranza e la mera accoglienza, che la città può e deve essere di tutti: di coloro che la abitano, percorrono, vivono, stabilmente o temporaneamente.
Diverse realtà del terzo settore raccontano progetti e iniziative che promuovono sul territorio di Padova, Treviso e San Donà di Piave. Partecipano anche alcuni richiedenti asilo ospitati nelle strutture dell’accoglienza diffusa portando la loro testimonianza su come vivono nelle nostre città.
Il seminario è parte del ciclo di incontri “Chi fa la città?” ed è aperto a tutti. (Per gli studenti Iuav, La partecipazione ad almeno 2 attività del ciclo prevede la possibilità di ottenere 1 cfu D. La partecipazione ad almeno 4 attività prevede la possibilità di ottenere 2 cfu D).
PROGRAMMA:
MATTINA, 10.00-13.00 >
Introduce e modera: Valentina Romanin, Innovation Camp, Cà Foscari
Parte1: Oltre il degrado: processi di rigenerazione dal basso nell’area stazione di Padova. IL CASO DI PIAZZA GASPAROTTO
Cooperativa EST (Adriano Cancellieri) > E.S.T. Educazione Società Territori è nata a Padova a dicembre del 2012 da un gruppo di 9 professionisti provenienti dal mondo della ricerca e della consulenza allo scopo di costruire uno spazio di collaborazione in cui valorizzare e contaminare le proprie competenze nell’ambito della rigenerazione urbana.
GasparOrto (Alessandra Busnardo e Simone Romaro) >GasparOrto è nato a giugno 2015 nell’ambito del progetto The Next Stop, con l’obiettivo di favorire l’incontro fra le culture e l’inclusione delle fasce sociali più deboli nel quartiere Stazione a Padova.
Parte 2: Oltre lo stigma: il multiculturalismo quotidiano in un quartiere ‘malfamato’. IL PROGETTO CONT’ARCELLA
Associazione Xena (Daniela Di Nora) > un’associazione culturale che dall’autunno 1994 promuove occasioni d’incontro tra culture e di approfondimento linguistico in ambito locale, favorendo dinamiche di apprendimento e conoscenza interculturali, volte in prima istanza a prevenire e contrastare pregiudizi e razzismo e promuovendo la responsabilità e la partecipazione attiva nella società.
Limerick (Grazia Raimondo) >libreria aperta due anni fa nel cuore del quartiere Arcella di Padova, divenuta in breve un punto di riferimento del territorio e centro propulsore di progetti artistici, culturali e sociali.
POMERIGGIO, 14.00>17.00
Introduce e modera: Giovanna Marconi, SSIIM/iuav; Ne discute: Michela Semprebon, SSIIM/iuav
Parte 3: Oltre l’accoglienza: laboratori di convivenza
Progetto Talking Hands – con le mani mi racconto (Fabrizio Urettini e Kebba Sillah) > Richiedenti asilo montano un laboratorio tessile e di falegnameria, espongono i manufatti negli spazi pubblici, li consegnano a domicilio portandoli a piedi: perchè la visibilità aiuta a capire e accettare.
Cooperative Il Villaggio Globale e Co.Ge.S (Giovanna Bertacche e Zoe Trevisan) >Due cooperative che gestiscono diversi SPRAR e Centri d’Accoglienza Straordinari (CAS) in Veneto secondo il principio dell’accoglienza diffusa.
Progetto Impronte Future – Associazione Kantiere Misto (Marzia Val, Alessandro Alemanno e Marco Tuono) > Un murales sulla parete del caffè Letterario che dà sul parco Agorà di San Donà di Piave; una mostra fotografica per offrire sguardi innovativi, punti di vista differenti e scatti di una San Donà vista con altri occhi; una caccia al tesoro collettiva in città, sono le iniziative promosse nell’ambito di IMPRONTE FUTURE, progetto artistico-sociale di incontro e scambio tra cittadini odierni e futuri
Vaselke, Zameer e e Abshir > Vivere San Donà da richiedenti asilo.