Monografico ASUR “Pianificazione e città Multiculturali”

A cura di: Adriano Cancellieri, Giovanna Marconi, Mirko Marzadro e Elena Ostanel.

Esito di una call for paper che, con oltre 20 articoli ricevuti, ha dimostrato che il tema proposto suscita grande interesse, questo numero monografico di Archivio di studi urbani e regionali tratta le nuove sfide poste dall’abitare degli immigrati in Italia e s’interroga sul ruolo della pianificazione come vincolo e risorsa nel governo della città delle differenze.

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ABSTRACT DEGLI ARTICOLI:

L’abitare urbano al plurale: immigrazione e questione casa, di Giovanna Marconi e Mirko Marzadro

L’introduzione al monografico apre su di una questione, quella dell’accesso alla casa da parte degli immigrati, tanto problematica per questa parte crescente di popolazione quanto emblematica di una mancata presa di posizione e responsabilità da parte della pianificazione, rispetto al discorso pubblico sulle migrazioni e soprattutto al governo delle trasformazioni che l’immigrazione inevitabilmente comporta sul tessuto socio-spaziale urbano. In particolare l’articolo propone una rilettura di alcuni dei principali temi riguardo alla questione “casa e immigrazione” come sono via via stati trattati negli ultimi tre decenni dalle due pubblicazioni periodiche più autorevoli sulla questione immigrazione: il Dossier Statistico Immigrazione (prima Caritas/Idos, ora Unar/Idos) e il Rapporto sulle migrazioni (Ismu).

Immigrazione e condizione abitativa nei complessi di edilizia pubblica, di Micol Bronzini

L’articolo intende approfondire alcuni aspetti relativi alla presenza immigrata nel tessuto urbano, con particolare riferimento alle trasformazioni occorse nei complessi di edilizia residenziale pubblica. Nello specifico verranno presentati i risultati di alcune indagini esplorative svolte nella Provincia di Ancona, al fine di evidenziare i nodi irrisolti e le possibilità di intervenire in modo integrato e multidisciplinare.

Alte Ceccato, da vecchia cittadella industriale a snodo della diaspora bangladese, di Francesco Della Puppa

Il contributo si concentra su Alte Ceccato (Vicenza), ne illustra la genesi, ricostruisce il processo di insediamento della popolazione immigrata dal Bangladesh, analizza le dinamiche che hanno portato tale contesto “locale” a diventare un vero e proprio snodo della diaspora bangladese. Quindi, verrà approfondita l’importanza che
Alte Ceccato riveste per la collettività bangladese in diaspora, analizzate le trasformazioni sociali e urbane nella frazione in seguito a tale radicamento.

Allarme sociale e migranti: l’esperienza di un quartiere CEP in Napoli tra inclusione e segregazione, di Gabriella Esposito De Vita e Antonio Acierno

In Italia il fenomeno migratorio si innesta sull’inadeguatezza dei quartieri “modernisti” nel soddisfare la domanda di città. Partendo dalle riflessioni della Jacobs sugli slums permanenti che si prestano a forme inadeguate di accoglienza, si affronta il caso del Rione Traiano, quartiere napoletano che mostra questo processo, laddove la presenza degli immigrati è quasi silente e si manifesta attraverso caporalato illegale e insediamenti abusivi di comunità nomadiche.

La città multiculturale inaspettata: forme dell’abitare, differenze e pianificazione urbana a partire dal caso di una piccola città in Brianza, di Roberta Marzorati

Il saggio affronta il tema della città multiculturale a partire dal caso di una piccola città, Desio (MB) e delle dinamiche abitative del suo centro storico. La configurazione sociale e urbana di questo spazio viene letta sullo sfondo delle trasformazioni della città. Lo studio di due casi, un edificio abitato da immigrati pakistani, e una
vecchia corte caratterizzata da grande eterogeneità, mette in luce il rapporto fra scelte urbanistiche e vita quotidiana e la possibilità di costruire città più inclusive.

Immigrazione fra concentrazione e segregazione occupazionale, scolastica e abitativa a Napoli, di Giovanni Laino

L’indagine offre un contributo per discutere: 1) se a Napoli vi sia una condizione di maggior segregazione rispetto ad altre grandi città italiane; 2) le relazioni fra concentrazione scolastica e abitativa, fra periferie e centro urbano e fra rioni nel centro urbano; 3) l’ipotesi che anche a Napoli l’immigrazione è un fenomeno plurale e ambivalente, per soggetti e gruppi protagonisti, progetti migratori, carriere abitative, modelli insediativi e processi di inserimento.

Diritto all’abitare e immigrazione: territori, geografie e attori, di Elena Ostanel e Adriano Cancellieri

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